In occasione del Giubileo, che per la nostra Città nel 2025 sarà anche Capitale italiana della Cultura, il tema Santi Patroni e Protettori delle comunità locali, creerà un rafforzamento della identità ecclesiale e culturale della nostra diocesi/provincia che da secoli incide con l'annuncio della Speranza, mediata da opere, documenti e testi.
Il progetto, realizzato con Museo, Archivio e Biblioteca diocesani, metterà in relazione il dono della Santità da Colui è il Santo, offerta all'uomo e resa presente attraverso l'opera di uomini, i santi patroni, che le comunità hanno scelto come modelli di vita e speranza. In occasione del restauro dell’Urna di San Gerlando, segno identitario della diocesi, è prevista una mostra‐itineario con opere dei santi patroni e protettori dei comuni della provincia. Attorno alla figura del patrono della diocesi, segno di unità della comunità, saranno presentate alcune opere devozionali dei santi patroni per costituire un percorso ideale sul territorio della provincia.
L’esposizione propone un confronto fra simboli identitari della devozione delle comunità espressione di Identità locale. Sarà l’occasione per una cooperazione tra l’arte e l’esperienza religiosa e dall’altro tra la vita politica e la fede. La nostra diocesi, che è il risultato della progressiva aggregazione di realtà ecclesiali antichissime, ha una nutritissima schiera di Patroni e compatroni, a cui sono intitolate chiese, santuari e cappelle rurali. Le comunità della Diocesi sono chiamate a partecipare al progetto garantendo la presenza in Cattedrale di una loro opera (statua, quadro), legata al santo patrono o protettore per un periodo determinato.
Accanto alla Sala del Patrono sarà realizzato uno spazio che accoglierà le espressioni devozionali e culturali del territorio. Per ogni comunità che aderirà sarà organizzato un workshop pomeridiano di due ore per far conoscere e narrare l'opera, la storia, la vita della comunità legata alla figura del santo patrono al quale parteciperanno i rappresentanti della comunità ecclesiale e vivile. Durante il workshop ogni comunità aderente all'iniziativa potrà avere un contatto diretto con le presenze in Agrigento in occasione del Giubileo e delle attività di Capitale della Cultura per far conoscere il patrimonio materiale e immateriale della comunità. Oltre all'impegno di portare l'opera (statua, quadro), la comunità si impegna a fornire materiale informativo sulla città, la comunità, locale, la fede e la devozione legata al Santo patrono o protettore, le bellezze paesaggistiche e architettoniche, etc. con una scheda in word e video da caricare sul sito web del Museo e consultabile da chiunque tramite qr code.
Il trasporto a/r dell'opera che verrà segnalata sarà a carico della parrocchia, comune, confraternita, comitato o soggetto proponente e bisognerà garantire la permanente minima in mostra di 15 giorni. Autorizzazione, assicurazione per il trasporto e la giacenza saranno a carico di questo Ufficio. L'occasione della partecipazione potrà essere stimolo per organizzare nelle vostre città una giornata della valorizzazione per promuovere la conoscenza e i valori della comunità.
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